Emma’s house is a very modern apartment with a perfect location for a relaxing holiday. Everything you need is within walking distance. Do not miss the sunsets on the seafront, right in front of the apartment, where you can find free and equipped beaches, where you can have lunch or a romantic and relaxing aperitif. Equipped with a reserved parking space, it is located a few steps from the seafront (just cross the road), a 10-minute walk from the historic center of Cefalù and the Central Station, located in a central area equipped with all services (bar – hot table -supermarket – ATM – post office – pharmacy etc ..). The apartment is equipped with air conditioning, methane central heating, ceiling shovel in the bedroom, a mezzanine with a double bed opening onto the bright living room, a corner with a single bed without window, opening onto the kitchen-living room and a bathroom with shower. The kitchen is fully equipped (microwave, kettle, grill etc ..) with everything you need to make the apartment functional for your every need. There is also a washing machine and a space for hand washing.
Emma's House
Monumento nazionale e Patrimonio dell’umanità nell’ambito dell’Itinerario Arabo-Normanno di Palermo, Cefalù e Monreale.
L’architettura del Duomo di Cefalù segue il modello delle grandi basiliche benedettine di provenienza cluniacense; con uno stile romanico legato al nord Europa arricchito da influenze arabe.
La facciata è inquadrata da due possenti torri normanne: una a pianta quadrata ed una a pianta ottagonale. Il portico quattrocentesco precede la facciata, con tre archi (due ogivali ed uno a tutto sesto) sorretti da quattro colonne e con volte a crociera.
Il chiostro annesso alla cattedrale normanna, rappresenta una delle più considerevoli testimonianze artistiche del medioevo siciliano.
All’interno la figura dominante è quella del Cristo Pantocratore che dall’alto dell’abside mostra i suoi attributi cristologici: sulla destra alzata indice e medio uniti indicano le due nature del Cristo, divina e umana, mentre pollice, mignolo e anulare congiunti indicano il mistero della Trinità; la sinistra regge il Vangelo aperto sulle cui pagine si legge, in greco e latino: «Io sono la luce del mondo, chi segue me non vagherà nelle tenebre ma avrà la luce della vita» (Giovanni 8, 12).
«Qui scorre Cefalino, più salubre di qualunque altro fiume, più puro dell’argento, più freddo della neve». Questa la scritta che si trova all’ ingresso del lavatoio e che anticipa il mistero che avvolge la storia del lavatoio. Secondo la leggenda, infatti, il fiume Cefalino sorge dal dolore di una ninfa che, dopo aver ucciso il suo amato che l’aveva tradito, se ne pentì annegando di lacrime l’antico lavatoio di Cefalù.
All’interno del lavatoio si trovano 22 bocche di ghisa disposte lungo le sue pareti e della vasche utilizzate dalle lavandaie per fare il bucato.
Il lavatoio costituisce una delle più belle attrazioni di Cefalù, visitato ogni anno da migliaia di turisti che, soprattutto nel periodo estivo, approfittano della frescura di cui si può godere al suo interno.
La rocca di Cefalù, chiamata localmente in cefaludese “u castieddu”, è una rupe alta 268 metri che sormonta Cefalù.
Alla base della rocca principalmente sul lato nord ed est si sviluppa l’abitato storico di Cefalù. La parte inferiore occidentale invece è caratterizzata dai ruderi di una serie di mulini e condutture forzate che raccoglievano e sfruttavano l’acqua che scendeva da quel versante. Da questo lato s’inerpica il sentiero, fortificato nel medioevo, che permette di salire sulla rocca.
Il perimetro a mezza costa della rocca è tutto cintato da mura merlate risalenti al medioevo e ultimate nella parte più recente nel XV secolo. Sul lato occidentale delle mura si apre la porta cui arriva il sentiero d’accesso. Sempre a mezza costa ma nel piccolo altipiano interno della rocca vi sono dei resti di una costruzione megalitica risalente al IX secolo a.C. chiamata tempio di Diana.
Nella parte volta a nord delle mura, affacciate a precipizio immediatamente sopra il Duomo di Cefalù e sopra tutto l’abitato è stata eretta una croce in metallo alta diversi metri che di notte si illumina a dominare il panorama.
Sulla cima vi sono i resti di un castello medievale risalenti al XIII-XIV secolo che danno localmente il nome a tutta la rocca chiamata u castieddu.